Filippo Di Maria curava la casa di Scopello del senatore Antonino Papania

Da “La Repubblica” online

Esattore del pizzo e factotum del senatore

Filippo Di Maria arrestato perché ritenuto uno dei fidati del boss di Alcamo Nicola Melodia. Curava la casa di Scopello del senatore Antonino Papania. Le intercettazioni della squadra mobile l’hanno sorpreso mentre fa campagna elettorale per il senatore Pd e organizza incontri con la sua segreteria politica per l’assunzione di persone di alcune cooperative sociali di Alcamo

di Salvo Palazzolo

Filippo Di Maria, uno degli arrestati del blitz antimafia di questa notte, si divideva fra gli affari del clan e il giardino del senatore del Pd Antonino Papania, eletto nel 2006 con la lista della Margherita. Le indagini della squadra mobile di Trapani hanno appurato che Di Maria era uno dei factotum dell’uomo politico: fra un’estorsione e una riunione di mafia, il boss correva a Scopello, per sistemare la villa o l’auto di Papania.

Il senatore non risulta indagato, anche perché fino a ieri Di Maria era un pefetto incensurato. E pure lui si dedicava alla politica: le intercettazioni disposte dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo l’hanno sorpreso mentre fa campagna elettorale per Papania e procura a un collaboratore del senatore (l’assessore comunale di Alcamo Giuseppe Scibilia) elenchi di nomi da inserire come votanti alle primarie in cui il Pd sceglieva nel 2005 il candidato alla presidenza della Regione. Tutti voti che finirono sul candidato Ferdinando Latteri.

Ma poi, a spuntarla fu Rita Borsellino. Restò il successo personale di Papania, che in provincia di Trapani fece ottenere a Latteri il record regionale del 45,3 per cento delle preferenze.

Di Maria era un gran procacciatore di voti, ma anche di posti di lavoro. Ancora le intercettazioni della squadra mobile di Trapani l’hanno sorpreso mentre organizza con la segreteria politica di Papania incontri finalizzati ad alcune assunzioni nelle cooperative sociali di Alcamo.

L’ultima indagine dei pm Paolo Guido e Carlo Marzella offre uno spaccato inquietante delle infiltrazioni di Cosa nostra all’interno della politica. I boss di Alcamo, quelli più vicini al superlatitante Matteo Messina Denaro, sarebbero stati mobilitati anche per il referendum elettorale che nel 2005 vide impegnati diversi esponenti del centrosinistra e del centrodestra contro il quorum del 5 per cento. Di Maria e il suo serbatoio di voti si muoveva dove c’era bisogno, dove veniva chiesto: “Lui mi ha detto, muovetevi, perché siamo in mezzo a una strada”, così il boss redarguiva per telefono i suoi. “Lui”, secondo la Procura, era Antonino Papania.

Adesso, dopo gli arresti, i magistrati vogliono approfondire le relazioni pericolose della politica trapanese, presto potrebbe partire una sfilata di audizioni.
(03 novembre 2009)

da la Republica.it

Intervistato dai giornalisti il senatore avrebbe detto di sentirsi “profondamente deluso per quanto si è appreso su Di Maria” e sottolinea: “Di Maria veniva sì nella mia segreteria, ma come tanta altra gente. Non era cioè un mio collaboratore politico. Curava solo il mio piccolo orto a Scopello.Non ho mai sospettato di lui. Se i magistrati vorranno sentirmi sono pronto ad andare“.

A quel paese ?

6 thoughts on “Filippo Di Maria curava la casa di Scopello del senatore Antonino Papania

  1. Per Piero Fassino la “relazione pericolosa” tra Di Maria e Papania è un “no problem” « Diarioelettorale Weblog

  2. HO PAURA MA VADO AVANTI

    Pino Ciampolillo intervista il “sindaco” Prof Gaspare Portobello

    E’ stata notificata alla Signora Callea Maria Grazia moglie del Sindaco Portobello un’ordinanza in cui si informa che a seguito degli accertamenti effettuati dai Carabinieri con l’U.T.C. di Isola delle Femmine è stato avviato un procedimento amministrativo ed è stata emessa la relativa ordinanza di demolizione di uno scantinato abusivo e di ripristino dei luoghi

    Una semplice domanda al Nostro “Sindaco” : Il Sindaco Portobello era a conoscenza di aver fatto un abuso edilizio?

    E se ne era a conoscenza.
    Perchè il Signor “Sindaco” non si è preoccupato di autodenunciarsi per l’abuso edilizio?
    Supponiamo che il fantomatico Comitato per la Legalità non avesse denunciato l’abuso del Signor “Sindaco” Portobello, il tutto sarebbe stato forse sottaciuto da parte Sua Signor “Sindaco” Gaspare Professore Portobello?
    Signor “Sindaco” questi comportamenti illegali non sono ammessi per il semplice cittadino pensi la gravità se l’atto di illegalità viene esercitato da un “Sindaco”!
    Cosa ne Pensa?
    Proprio per sapere cosa ne pensa mi decido ad andare a parlargli direttamente a casa sua :

    Signor “Sindaco” sediamoci un attimo e parliamo un pò, se Le riesce a ruota libera dunque……

    Signor Sindaco vorrei chiederLe se Lei è a conoscenza del coinvolgimento, diretto o indiretto, di amministratori, consiglieri comunali, componenti della commissione Edilizia, o componenti dell’Ufficio Tecnico Comunale , in vicende di abusivismo edilizio, e se sì, quali azioni prenderà l’amministrazione comunale nei confronti degli stessi?

    Non voglio rispondere a qualcosa che non esiste, è tutto inventato, noi siamo una piccola comunità e da quando faccio Io il ” Sindaco” siamo in un’isola felice

    Signor Sindaco, se me lo concede, vorrei subito chiederLe, sono questi i locali che le sono stati contestati come costruzione abusive?

    Le confesso l’immagine che se ne ricava dalla lettura dell’ordinanza è del tutto diversa da ciò che realmente vedo. Complimenti Signor “Sindaco” ha proprio un bellissimo appartamento qui sotto ed è anche grande. Immagino le mangiate e mangiatine!

    Immagino che i suoi amici di partito approfittino benevolmente della Sua ospitalità, durante il periodo delle elezioni amministrative. Certo qui ci stanno tantissime persone. Complimenti ancora Signor “Sindaco”, scusi se approfitto ho un bisogno urgente c’è mica un bagno qui sotto? Faccio in un attimo grazie.

    Dunque dicevamo ….

    Signor “Sindaco” sembra che il tempo sia passato invano, non Le sembra?

    Ha notato chi ha firmato la Sua ordinanza?

    Si!

    E’ proprio Lui!

    L’architetto Albert come parecchi anni addietro ancora Lui a contestarLe un abuso edilizio!

    Signor “Sindaco” quanti solleciti Le aveva fatto l’architetto Giovanni Albert nella sua funzione anche allora di Responsabile delle sanatorie mentre Lei era Assessore (è vero Assessore lo è stato sin da quando aveva i calzoncini corti, adesso che ricordo ha avuto la delega alla raccolta rifiuti? Raccolta differenziata e se ricordo bene è sotto la sua gestione che è stata fatta l’isola ecologica. faccia un piccolo sforzo, si ricorda quando è stata collaudata l’isola ecologica?) ?

    Si d’accordo non era Lei l’unico presunto abusivo dell’amministrazione, se ho letto bene dagli atti c’era anche l’Assessore, se la memoria non mi inganna forse aveva la delega alla Pesca oppure alle Cooperative ma insomma qualcosa faceva e lo stipendio lo riceveva.

    Talmente “ligio” al suo dovere -Albert-, (qualcuno aveva azzardato addirittura l’ipotesi di “persecutore” nei Suoi confronti oltre che nei confronti dell’Assessore), che siete stati costretti a proporre il suo licenziamento ricorda Signor “Sindaco” ? Se ben ricordo Signor “Sindaco il giorno 2 marzo del 2004 con la delibera 34 si è adottato un provvedimento disciplinare a carico del dipendente Architetto Giovanni Albert Licenziamento senza preavviso. Un attimo, se ben ricordo la giunta era composta da : Aiello Paolo Portobello Gaspare Lucido Salvatore! Me lo conferma Signor “Sindaco”?

    A proposito Le sarà arrivato all’orecchio, Signor “Sindaco” che anche l’ex Assessore è stato coinvolto in questa vicenda delle verande, pensi l’ordinanza. anche questa volta porta la firma dell’Architetto Albert Giovanni. E Lui, da buon ex ha ingaggiato un furioso violentissimo e negativo “encounter” sotto la sede del Comune con l’architetto Albert reo ancora una volta di aver contestato un reato di abusivismo edilizio. (a richiesta il video della scena)

    Si è vero Signor “Sindaco” sembra proprio un film girato alla fine degli anni 90! Purtroppo per Lei e per i Suoi amici, a causa dei comportamenti che mettete in campo, la pellicola è ancora in ottimo stato.

    Incompatibilità Ambientale?

    Non le pare?

    Signor “Sindaco” se la Sua risposta è Si come immagino! A Lei la soluzione!

    Anzi l’alternativa: Le Sue dimissioni (non mi sembra il caso)

    Oppure riproporre la rimozione dall’incarico dell’Architetto Giovanni dall’Ufficio Sanatoria!

    Signor “Sindaco”, spero si renda conto, la fotografia che ne emerge è alquanto allarmante e desolante per la nostra piccola civile e laboriosa comunità di Isola delle Femmine.

    Oggi. A Isola delle Femmine si pone un problema di credibilità ed affidabilità unita all’onesta alla coerenza alla trasparenza, alla capacità oltre che alla competenza delle persone impegnate nella politica e nella gestione della Cosa Pubblica.

    Mi chiedo e Le chiedo:
    Si ritiene Lei affidabile come Amministratore, dopo aver accettato qualsiasi tipo di compromesso pur di farsi rieleggere “Sindaco”? Lei quando dichiara candidamente di essere a conoscenza che la mafia durante la campagna elettorale ha “sponsorizzato” dei candidati e che NULLA ha fatto per tutelare e garantire la legalità ai Suoi Concittadini si è chiesto quale credibilità pensa ancora di avere da parte dei Suoi Concittadini? Anzi, per sfidare la legalità, Lei Signor “Sindaco” nel tentativo di rafforzare questa Sua visione della lotta alla mafia nomina Assessore proprio un nipote di quel Signore che Lei Pubblicamente ha definito mafioso. Ma su questo le autorità giudiziarie stanno conducendo le dovute indagini.

    Signor “Sindaco”, ritiene Lei affidabile l’architetto Albert nella sua funzione di responsabile dell’Ufficio sanatoria di Isola delle Femmine, dopo averlo criticato emarginato licenziato in quanto nel fondo dei cassetti giacevano circa 800 pratiche di sanatorie non evase? Oppure vi è stata una montatura contro l’architetto Albert?

    Mi scusi Signor “Sindaco” visto che ormai l’ufficio della Trasparenza e della Legalità di cui tanto Lei si vanta, funziona ad intermittenza (l’efficienza dell’ufficio è inversamente proporzionale alla posizione politica del cittadino che richiede un atto pubblico), perché non chiede (io ci ho provato nel 2007. La risposta? NESSUNA) al Suo Responsabile dell’Ufficio tecnico per comunicarlo alle Autorità competenti ed ai Cittadini di Isola delle Femmine:

    1) il numero esatto delle richieste di condono edilizio inoltrate e distinte secondo le varie leggi in materia, negli ultimi 10 anni;

    2) il numero di nominativi delle richieste di condono edilizio che hanno conseguito il rilascio dell’autorizzazione in sanatoria negli ultimi 10 anni;

    3) il numero di nominativi delle richieste integrate e non evase, negli ultimi 10 anni;

    4) l’importo degli oneri di urbanizzazione nonché delle percentuali sull’oblazione trattenute dal comune, negli ultimi 10 anni;

    5) l’impiego delle suddette somme da parte del comune ed in particolare i costi finora sostenuti per il disbrigo delle pratiche (consulenze, Co.co.co, Co.co. pro. e via dicendo), negli ultimi 10 anni.

    6) Visto che si trova nella stanza del Responsabile dell’UTC può chiedere in quale data è stato trasmesso il Piano Regolatore Generale adottato dal C.C. del 3 agosto 2007.

    Ritorniamo alla nostra discussione sull’affidabilità credibilità e fiducia che i Cittadini dovrebbero aver verso la Sua Amministrazione ed ai Suoi uffici.

    Abbiamo parlato di edilizia abusivismo licenze controlli e…………..

    Quale pensa sia il livello di fiducia che i Cittadini dovrebbero riporre nei confronti dell’U.T.C. quando ad un familiare del Responsabile dell’U.T.C. gli viene contestato il reato di abusivismo edilizio? Ordinanza 67/R.O. 4.12.05 di Sospensione dei lavori
    Non vorrei chiederLe perché i cittadini di Isola delle Femmine dovrebbero riporre la loro fiducia nel Suo vicesindaco che pur non essendosi mai impegnato nella politica isolana improvvisamente si ritrova con TUTTI quei voti. E’ pur vero che il fratello ha combattuto tanto contro la mafia al punto di farsi bruciare l’auto oltre al fatto che con un vero artifizio è riuscito a far vincere Lei nelle elezioni amministrative. E’ pur vero che ad un fratello antimafioso si contrappone uno zio che pubblicamente ammette: “io ho cercato voti per lui perché è mio nipote”.

    Signor “Sindaco” mi spiace tanto, ma non sono riuscito a trovare nessun motivo per cui i cittadini di Isola delle Femmine dovrebbero mostrare un briciolo di credibilità nei confronti dell’Assessore Cutino pronto a candidarsi con chiunque gli garantisca la Sua elezione volta al solo scopo di evitare il trasferimento di sede lavorativa. Un candidato pronto ad accettare voti e sponsorizzazioni di TUTTI nessuno escluso. Nel 2004 sino all’ultimo era candidato con la carica di vicesindaco nella lista a Lei avversa. Qualcuno gli aveva forse informato che quella lista avrebbe perso le elezioni e Lui pronto di riflessi cambia lista ed il colpo gli riesce vince le elezioni e non viene trasferito di sede! Complimenti ottimi “informatori”.

    Se per quanto sopra detto la Sua risposta è

    “Abbiamo Vinto le elezioni”

    Io Le rispondo è vero!
    Vincere è “facile”, amministrare è difficile, in particolare da parte di chi della politica ne ha fatto un mestiere da cui ricavare vantaggi per sé per la famigghia e per il suo clan. Pensi un po’ al Suo Assessore all’ambiente che propone di trasformare uno dei pochi spazi verdi del nostro paese in una grande birreria con annesso pizzerie, uno dei proprietari risultava essere un parente! Il secondo dei tre proprietari sembra essere un Suo Consigliere Comunale, ma di questo Lei è ben informato. Signor “Sindaco” sul progettista di questa grande balera immersa nel verde ha qualcosa da dire?

    Per stare in argomento di amici e parenti c’è forse qualche nipote interessato al piano demaniale di Isola delle Femmine, ove ancora una volta Signor “Sindaco” Lei sta dimostrando le VOLUTE inadempienze della Sua amministrazione.? L’assessore Regionale ha forse nominato il commissario ad acta per l’atto di delibera?

    Come vede Signor “Sindaco” è tutto un disastro, Lei non riesce ad amministrare e Isola delle Femmine diventa sempre più un’isola infelice, smentendo la Sua convinzione di Isola delle Femmine come “isola felice”. Ma dove campa Lei Signor Sindaco! E’ anche vero che l’ottimismo è il sale della vita, il fatto è che ai Cittadini di isola delle Femmine avete portato via anche il sale.

    Sento chiudere la porta di casa, quando mi rendo conto di aver dimenticato la domanda di attualità.
    Animo e coraggio suono ancora una volta il campanello e mi riapre il “Sindaco”.
    Scusi Signor “Sindaco”, avevo ancora qualche domanda da fare, Lei è informato che nei giorni scorsi i carabinieri dei ROS hanno sequestrato beni di mafiosi e loro prestanomi per 15 milioni di Euro?
    Signor “Sindaco” Lei è informato che 11 lotti tra i beni sequestrati sono ubicati a Isola delle Femmine ed i beni consistono in magazzini terreni appartamenti e ville e sono ubicati in passaggio del Coniglio dalle parti dell’autolavaggio Fasone ? Si l’autolavaggio che da un giorno all’altro ha chiuso!
    Signor “Sindaco” Lei è informato che undici lotti su undici sequestrati dai Carabinieri a Isola delle Femmine lotti al catasto risultano di proprietà di parenti di un DIPENDENTE del Comune di Isola delle Femmine?
    Signor “Sindaco” quali provvedimenti Lei ha adottato a salvaguardia della Istituzione che Lei rappresenta, della legalità e dai pericoli di inquinamento mafioso della macchina amministrativa di Isola delle Femmine?

    A questo punto mi fermo, mi accorgo che le domande hanno creato qualche tensione nel mio interlocutore, i segnali mi arrivano dal suo gesticolare, dall’espressione del suo viso dal movimento delle sue mani, le sue mani sono sudatissime e continua a strofinarsele, sono tutti segni evidenti di nervosismo e rabbia nei miei confronti. Ho capito che il “Sindaco” non ha alcuna intenzione di rispondere alle domande postegli, anzi mi conviene girare i tacchi e scappar via per evitare…..

    Con stima e simpatia anche se non ricambiata “il nano malefico”

    n.b. la chiacchierata è puramente immaginaria. Avrei voluto realmente parlare con il nostro “sindaco”. Haimè! LUI persona integerrima e fedele ai propri principi parla solo con le persone elette al Consiglo Comunale. Poverina la Signora ignara di tale convincimento del Sindaco ha dovuto subirne le ira ed improberi vari, la Signora è stata male pazienza Lei doveva sapere che LUI non può dare retta ai Cittadini con tutti i problemi che quotidiamente deve affrontare.

    Pino Ciampolillo

  3. NO MAFIA A ISOLA DELLE FEMMINE

    Ieri sera a Isola delle Femmine non vi sono stati rintocchi di campana.

    Eppure ieri sera nella sala consiliare Padre Bagliesi si è consumata l’ultima tragedia per i Cittadini di Isola delle Femmine.

    E’ morta la democrazia

    E’ morta la legalità

    E’ morta la libertà di espressione

    E’ morto il confronto delle idee

    E’ morto il rispetto

    E’ morto il diritto alla parola

    E’ morta la libertà di espressione dei Consiglieri Comunali di Isola delle Femmine.

    Il rito funebre è stato officiato dal Presidente del Consiglio Ragioniere Alessandro Giucastro con la benedizione del Sindaco Portobello Professore Gaspare la Sua giunta municipale la Sua maggioranza “Progetto Isola” (un marchio una garanzia) con l’assenso dei “POTERI FORTI” di Isola delle Femmine.

    Breve è stata l’orazione funebre del Presidente del Consiglio Comunale Ragioniere Alessandro Giucastro: “………….. Consigliere Caltanisetta io Le impedisco di leggere la dichiarazione…perché IO SO cosa Lei vuol. Dire… IO SO dove vuole andare a parare sono sempre gli stessi argomenti…….. “ (complimenti Ragioniere Lei è una persona arguta, Lei riesce a leggere quanto il Consigliere Caltanisetta pensa!).

    Il consigliere Caltanisetta che intendeva associarsi ed integrare l’orazione funebre, porge al Presidente del Consiglio il Suo scritto.

    Il presidente del Consiglio resosi conto del contenuto AUTORIZZA il consigliere Caltanisetta di leggere il messaggio sino al rigo 4° e non andare oltre.

    Forse il Presidente del Consiglio si è reso conto di essere stato BUONO anzi troppo BUONO.

    LUI concede!

    E’ solo a questo punto che sentiamo i rintocchi delle campane a festa e le urla di gioia:

    Ha vinto l’arroganza

    Ha vinto l’illegalità

    Hanno vinto le minacce

    Hanno vinto i “POTERI FORTI” di Isola delle Femmine.

    Ha vinto il VOTO DI SCAMBIO

    Ha vinto la mafia

    Non ha vinto il Sindaco di Giardinello con i tanti e tanti amministratori che agiscono nella legalità e nella trasparenza

    Non hanno Vinto Falcone e Borsellino e i tanti e tanti uomini e donne che hanno fatto della lotta alla mafia e all’arroganza dei POTERI FORTI la loro ragione di vita, per un futuro di LIBERTA’

    Il nano malefico clandestino

    RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO IL TESTO DELLA DICHIARAZIONE DI SOLIDARIETA’ CHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RAGIONIERE ALESSANDRO GIUCASTRO E IL SUO GRUPPO HANNO IMPEDITO DI LEGGERE PUBBLICAMENTE.

    Al Presidente del C.C.

    Al sindaco

    Oggetto: dichiarazione consiliare solidarietà al Sindaco di Borgetto

    Il gruppo consiliare Rinascita Isolana esprime profonda solidarietà per quanto occorso al Sindaco di Borgetto, Giuseppe Davì, vittima di un attentato che presenta tutte le caratteristiche dell’intimidazione mafiosa.

    Già nei mesi scorsi – il Presidente ce ne darà atto – il capogruppo consiliare Caltanissetta aveva evidenziato in Consiglio l’impegno antimafia del Sindaco Davì ed il suo progetto di riscatto culturale e sociale del territorio, a partire dalla difesa della memoria di Peppino Impastato, vittima della violenza del clan Badalamenti.

    Il percorso intrapreso dal Sindaco di Borgetto necessita di concreto sostegno istituzionale e piena legittimazione politica, poiché solo attraverso la difesa dei valori della legalità, dell’impermeabilità ai compromessi, dell’intransigenza dell’azione amministrativa, è possibile pervenire alla vera giustizia.

    Viviamo una fase difficile eppure stimolante della lotta alla criminalità organizzata, il moltiplicarsi degli arresti, dei sequestri e delle confische, induce a gesti coraggiosi e responsabili da parte delle istituzioni e lancia a noi che siamo l’avamposto dello Stato sul territorio nuove e complesse sfide.

    In questo senso, quanto verificatosi a Borgetto, ci impone un più profondo rigore nella costante attività di “igienizzazione” del governo degli enti locali e dei relativi uffici dirigenziali.

    Gli scriventi si associano al plauso rivolto dal sindaco alle autorità e alle forze dell’ordine in relazione all’arresto del boss Raccuglia e rivolgono un analogo tributo di merito ai ROS che hanno disposto il sequestro di beni immobili di ingente valore in territorio di Isola delle Femmine, invitando la Giunta e il Consiglio a riconoscere il pregio dell’operazione Rebus.

    Infine con riferimento all’inciso contenuto nella delibera n. 52 del C.C. del 28/09/09:

    “Giova ricordare peraltro che il personaggio proprietario del bene confiscato, in occasione delle scorse elezioni amministrative, sosteneva il candidato della lista Rinascita Isolana, Rosario Rappa”,

    questo gruppo consiliare pretende che venga inserita al verbale della seduta odierna la seguente dichiarazione:

    “Giova ricordare peraltro che il personaggio proprietario del bene confiscato, in occasione delle scorse elezioni amministrative, sosteneva il proprio nipote Cutino Marcello, candidato della lista Progetto Isola”.

    Quello del sindaco sarà stato un lapsus, ma sulla posizione del Cutino e della Giunta, sarà ormai il Prefetto a pronunciarsi.

    Isola delle Femmine, 25/11/09

    I consiglieri comunali di Rinascita Isolana

  4. Non c’è modo di fermare questo modo di vivere,ipocrisia,falsità,presunzione,violenza mentale,far finta che tutto procede bene. Lo stato non riesce ad ottenere quello che gisto, tutte le leggi che fanno se li fanno per il suo torna conto. la mgistratura non può intervenire nel modo esuriente per tutta la burograzzia che gira a torno.

  5. Alla facciaccia del neoduce Grillo - Pagina 5

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