Merita di essere letto il pezzo pubblicato ieri su “La Sicilia” di Catania, dello scrittore e giornalista castellammarese Enzo Di Pasquale in quanto, più e meglio di qualsiasi lungo e palloso saggio, riesce nell’intento di descrivere sinteticamente le caratteristiche “notevoli” della attuale “classe politica” castellammarese.
“I “panni sporchi” si stendono in pubblico
I panni sporchi si lavano in famiglia? In alcuni casi sì, ma a Castellammare si stendono in pubblico. Ed è questo che non va secondo alcuni politici. Si è alzato il livello di dibattito politico del Consiglio comunale sino a giungere all’altezza del balconi. Già, è qui che hanno concentrato energie e attenzione i consiglieri impegnati in oltre un’ora di dibattito per stabilire se è giusto che i panni vanno stesi fuori. Tra i vari punti, il consiglio comunale ha dedicato particolare attenzione alla discussione di 35 articoli riguardanti il regolamento di polizia urbana. Ma tra i tanti argomenti messi sul tavolo del dibattito, uno in particolare ha scaldato gli animi dei consiglieri: il divieto di stendere i panni su strade principali e piazze. Si trattava, certo di decoro pubblico ma valeva la pena spendere un’ora di dibattito? Non si poteva semplicemente votare dicendo si o no? Invece il livello si è alzato fino a toccare le più alte sfere della politica. Tale animato dibattito forse non se lo aspettava nemmeno il comandante della polizia municipale, Collura che era presente in aula. La sua era solo una proposta lasciando al consiglio la possibilità di approvarla o meno.
Si è sfiorata la bagarre: un’ora di animata discussione. Alla fine l’articolo è stato abrogato. Perciò che sventolino le lenzuola, le tovaglie, i pantaloni, le mutande al vento. Non sarà sanzionabile.
Altro punto delicato per gli usi e i costumi dei castellammaresi, il divieto di percuotere stuoie tappeti e tovaglie da cucina dalle ore 9 alle ore 22.00. In merito c’è stato un ritocco a seguito di un emendamento del consigliere Sebastiano Cusenza: l’orario è stato anticipato alle ore 20.00 nel periodo invernale e alle ore 22,00 per quello estivo. Alla fine tutti a casa, dopo uno snervante dibattito di alta politica.”
Enzo Di Pasquale
da La Sicilia del 27 novembre 2012