Torna a casa Massimo !

L’Italia come è noto può vantare a suo merito di essere tra i paesi fondatori del progetto politico che a partire dall’immediato dopoguerra ha portato alla costituzione di quella forma di aggregazione politica tra stati che oggi conta ben 27 stati e che chiamiamo Unione Europea.

Tra i protagonisti del lancio e della faticosa e paziente crescita di quel progetto vi furono le famiglie politiche dei liberali, dei democristiani e dei socialisti.
Non fu tra i protagonisti di quel progetto la famiglia politica comunista che pure aveva un consistente seguito in paesi come l’Italia e la Francia.

Oggi Massimo D’Alema, candidato alla carica di Alto rappresentante UE per la politica estera, già comunista, e quindi in quanto partecipe delle tante conversioni degli ex comunisti italiani, approdato alla famiglia dei socialdemocratici europei, per i medesimi socialdemocratici europei, e’ si “un eccellente candidato” ma ha un problema “e’ il candidato di un governo non socialista”.

I socialisti europei pertanto hanno proposto la candidatura della britannica Catherine Ashton, attualmente Commissario UE al Commercio, alla carica di Alto rappresentante UE per la politica estera.

Ennesimo disastro.

Diarioelettorale rende l’onore delle armi allo “statista trombato” e lo saluta con un “Torna a casa Massimo !”, come il titolo di un noto film di un eroe della nostra infanzia.

Gli avevano detto di non bere !

Altro che “Trash the dress” ! Esilarante il momento dell’assalto della ragazza ubriaca al palo.

Invidia ? Gelosia ? Solitudine ?

Resta il fatto che è stato un indimenticabile matrimonio di “riso,lacrime e sangue” !