Con il Festival della Cultura Ebraica e d’Israele a Salemi le opere di Amedeo Modigliani

Dal 26 al 28 novembre prossimi la Città di Salemi dedica tre intense giornate alla cultura ebraica e d’Israele. E lo fa con un ricco Festival all’interno del quale sono previsti proiezioni cinematografiche, mostre, conferenze, spettacoli teatrali e musicali, riti religiosi e degustazioni.
Il programma dettagliato del Festival è stato presentato  nel corso di una Conferenza Stampa presso la sede dell’Associazione della Stampa estera in Italia a Roma, alla quale hanno preso parte Vittorio Sgarbi, sindaco di Salemi e il Direttore Artistico del Festival, Nicolas Ballario.
Perché un Festival sulla cultura ebraica e d’Israele ?
Perchè Salemi ha un forte legame storico con gli ebrei. Nel 1492, prima dunque del decreto di espulsione degli Ebrei emanato dal cattolicissimo re di Spagna, a Salemi vi era una comunità numerosa insediatasi nel quartiere della Giudecca ancora oggi riconoscibile.
Perchè l’evento sarà l’occasione per riflettere sulla complessità e sulla ricchezza del mondo ebraico in una dimensione di dialogo culturale, artistico e religioso
Dopo il Festival del Cinema Visioni, Salemi tenta di porsi ancora al centro del dibattito religioso con il Festival della Cultura Ebraica e d’Israele, per testimoniare una storia e una tradizione di tolleranza e civiltà.
Particolarmente significativa sarà la presenza di alcune opere sconosciute e rare di Amedeo Modigliani di cui, con l’universale grandezza, si vogliono ricordare le origini ebraiche.
Il Festival, che è patrocinato dell’Università degli Studi di Palermo, indagherà in particolare cinque ambiti: politica, letteratura, cinema, teatro e arte.
L’inaugurazione giovedì 26 alle 21,00 al Centro Kim con l’anteprima di «Yossl Rakover si rivolge a Dio» monologo scritto da Kolitz Zvi e portato in scena da Vittorio Sgarbi.
Il Teatro sarà nuovamente protagonista con la rappresentazione di «Chisimb’Arca», scritto e diretto da Haim Baharier, che giunge a Salemi grazie alla collaborazione di Andrée Ruth Shammah, direttrice del teatro Parenti di Milano.
Ampio spazio sarà dedicato al dibattito e all’approfondimento politico e letterario, creando momenti di confronto con esponenti di spicco della cultura e della politica quali Paolo Terni, Fiamma Nirenstein e il dissidente iraniano Ahmad Rafat.
Dan Muggia, critico cinematografico italo-israeliano e direttore artistico del Pitiglioni Kolno’a Festival di Roma, con la partecipazione di importanti nomi del giornalismo cinematografico italiano, sarà il relatore di una lezione dedicata al cinema israeliano contemporaneo e presenterà alcune tra le produzioni più interessanti degli ultimi anni.
Il momento più emozionante nella giornata di chiusura del Festival, durante la quale prenderà vita un evento artistico unico sulla scena internazionale, sarà all’interno del Museo Civico di Salemi, Vittorio Sgarbi presenterà la mostra «Amedeo Modigliani. La linea del cuore. Disegni e Dipinti 1910-1917», nove opere sconosciute in mostra del maestro Modigliani, il più famoso degli artisti di religione ebraica, realizzate durante il lungo soggiorno francese dell’artista e provenienti da una collezione privata.
L’esposizione continuerà fino al 15 febbraio 2010. In concomitanza sarà inaugurata altresì la mostra di Osvaldo Licini «Angeli ribelli e altri» in cui verranno esposti venti disegni di proprietà della Galleria di Arte Contemporanea di Ascoli Piceno.
Le mostre, curate da Vittorio Sgarbi e coordinate da Giada Cantamessa, consentiranno un confronto fra le prove grafiche dei due pittori che strinsero amicizia a Parigi durante il primo conflitto mondiale e che furono accomunati da una reciproca sensibilità pittorica per la linea. Il tutto circondato da importanti oggetti sacri della tradizione ebraica concessi in uso dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina.