Di solito si comincia così

Atto ispettivo alla provincia di Trapani

(ANSA) – TRAPANI, 4 APR – La Prefettura compira’ un atto ispettivo alla Provincia regionale di Trapani per verificare l’eventuale ingerenza della mafia in seno alla giunta, guidata fino ad agosto scorso dal deputato regionale dell’Udc, Mimmo Turano, e al consiglio, presieduto da Peppe Poma, fino allo scorso novembre esponente dell’Udc. Gli ispettori passeranno al setaccio, gli atti dei politica implicati, a vario titolo, in inchieste di mafia.

Castellammare del Golfo, verso le elezioni amministrative (3): L’importanza delle liste di sostegno

Detto dell’importanza del fattore “appartenenza politica” e del fattore “numero di concorrenti” in questo post si sottolineerà l’importanza di un terzo fattore non secondario per potere aspirare seriamente a concorrere con buone possibilità di successo alla carica di Sindaco, il fattore “quantità e qualità delle liste di sostegno“.
E’ intuitivo, ma utile sottolineare, che avere una lista di sostegno formata da venti candidati al consiglio comunale tutti o quasi con poche o nulle possibilità di essere eletti, non è un fattore favorevole e non è certo la medesima cosa di avere cinque liste con cento candidati, e nelle quali almeno venti-trenta tra questi si contendono con buone possibilità di successo la possibilità di essere eletti in consiglio comunale.
L’avere dalla propria parte tante persone sguinzagliate alla ricerca del voto per se stessi, solo nel caso di una fortissima presenza di voto disgiunto non determina un ovvio positivo trascinamento per il candidato collegato alle loro liste, di regola l’effetto trascinamento si ha e finisce per essere determinante.
Pertanto, a questo giro, rischiano di essere puniti dall’elettorato quei candidati a Sindaco che, vuoi per essere espressione di movimenti sulla cresta dell’onda per recenti ed esaltanti risultati, vuoi per essere espressione di movimenti costituiti da entusiasti aderenti sul territorio, pensassero di poter fare da soli, con una sola lista, in splendido isolamento ed ottusamente certi della propria forza.

A dimostrazione di ciò, nella precedente tornata elettorale il candidato che si classificò quarto fu il candidato Navarra Camillo (238 voti), sostenuto da una sola lista, quella di Rifondazione Comunista (218 voti), peraltro incompleta.
Al terzo posto si classificò Salvo Bologna (1.168 voti) sostenuto anche esso da una sola lista quella del PD (1.084 voti) anchessa incompleta ma di buona qualità.
Al secondo posto risultò Antonino Mistretta (2.062 voti) sostenuto da due liste una quella dell’MPA (872) e l’altra quella dell’UDC (700) risultate entrambe qualitativamente inferiori in quanto a corrispondenza al peso del candidato sindaco visto che venne a determinarsi uno scarto di 490 voti (2.062-1.572) tra quelli avuti dal candidato sindaco e quelli avuti dalle liste.
Il candidato vincitore del 2008, Marzio Bresciani (6.062 voti) ha potuto disporre di ben cinque liste, PDL (2.151 voti), Lavoro e sviluppo (1.515 voti), Castellammare democratica unita (1.178 voti), Bresciani sindaco (820 voti) e Socialdemocrazia (701 voti).
A seguire la composizione delle liste nel 2008:

Candidato sindaco: SALVO BOLOGNA

Lista PD

Rosario Bambina, Massimo Bonventre, Girolamo Caleca, Giovanni Cascio, Calogero Corbo, Sebastiano Cruciata, Salvatore Galante, Antonio Fundarò, Domenico Grassa, Giuseppe Maltese, Antonella Paratore, Giovanni Portuesi, Grazia Maria Sabella, Maria Tesè, Angela Giuseppa Aguanno, Girolamo Tarantola, Giuseppa Grimaldi.

Assessori designati: Ignazio Bica, Maria Grazia Filippazzo, Grazia Maria Stella.

Candidato sindaco: MARZIO BRESCIANI

Lista PDL

Vincenza Barone, Epifanio Bonventre, Domenico Bucca, Giovanni Ciufia, Liliana Maria Ignazia Crociata, Giuseppe Maria Crociata, Alessandra D’Aguanno, Giuseppe Di Legami, Leonardo Di Stefano, Valerio Duca, Pietro Ilardi, Camillo Sergio Impastato, Nicola Lentini, Salvatore Maiorana, Pietro Monticciolo, Vincenzo Palizzolo, Giovanni Pilara, Francesco Poma, Giuseppe Schiavo, Cecilia Vasile.

Lista civica Bresciani Sindaco

Mariano Asaro, Matteo Bongiovanni, Felice Buccellato, Francesco Caleca, Gaspare Caleca, Paola Ciaravino, Rosalia Como, Salvatore Como, Vito Di Stefano, Rosanna Fasulo, Roberto Filogamo, Giuseppe Fontana, Carlo Ligotti, Maria Lorito, Leonardo Mancuso, Fabio Giuseppe Mililli, Ivano Motisi, Oreste Orlando, Maria Giuseppa Pipitone.

Lista Psdi

Antonino Oliva, Cristian Aiello, Francesco Anselmo, Rosario Bonnino, Pasquale Barone, Daniela Blunda, Nazzareno Ciotti, Domenico Como, Gaspare Compagno, Vito D’Anna, Giuseppa Gerbino, Samantha Leone, Vito Milotta, Federico Mistretta, Rosario Pisciotta, Giuseppe Saccheri, Antonino Sottile, Bernardo Stabile, Vitalba Turrigiano, Andrea Marcello Tumbarello.

Lista Sviluppo e Lavoro

Epifanio Asaro, Antonio Buscemi, Piero Colomba, Antonio Como, Giacomo Curatolo, Sebastiano Cusenza, Mario Di Filippi, Leonello Di Gregorio, Roberto Di Stefano, Sebastiano Ferrarello, Francesco Foderà, Vincenza Fundarò, Girolamo Genna, Antonio Giovanni Mercadante, Salvatore Ippolito, Gaetano Miranda, Giovanni Battista Pizzo, Lorenzo Sciacca, Antonio Stabile, Annunziata Gisella Venezia.

Lista civica Castellammare democratica unita

Gaspare Canzonieri, Giuseppe Arena, Domenica Asaro, Nicola Di Bartolo, Alessandro Di Benedetto, Andrea Maggio, Santo Mattarella, Girolamo Melodia, Tommaso Notaro, Maurizio Paradiso, Michele Pellegrino, Antonio Russo, Salvatore Saraceno, Simone Scaraglino, Paolo Siliprandi, Giuseppe Stabile, Lucia Tedeschi, Alberto Manzo, Orsola Ventimiglia.

Assessori designati: Giuseppe Fundarò, Carlo Navarra, Antonietta Maniaci.

Candidato sindaco: ANTONINO MISTRETTA

Lista Mpa

Valentina Minore, Lorena Di Gregorio, Giuseppe Barone, Abderrazek Ben Rejeb, Alberto Calabrò, Saverio Cammisa, Luigi Vincenzo Castronovo, Silvestro Colomba, Sebastiano Cusenza, Tommaso Giaconia, Sebastiano Internicola, Domenico Leone, Vincenzo Ligotti, Giuseppe Mercadante, Giuseppe Norfo, Giuseppe Paduvano, Antonino Puma, Francesco Villarosa, Antonino Adragna, Francesco Milazzo.

Lista Udc

Silvana Gervasi, Giuseppa Valenti, Antonino Alagna, Vito Bonventre, Vito Buccellato, Salvatore Russo, Vito Marcello Cacciatore, Salvatore Carrara, Salvatore Colomba, Giovanni Cusenza, Francesco Ferrara, Paolo Lucchese, Antonino Navarra, Giuseppe Paduano, Sebastiano Sabadino, Antonella Sclafani, Pietro Turriciano.

Assessori designati: Rosaria Marchello, Savino Augugliaro, Franco Navarra, Tommaso Sclafani.

Candidato sindaco:CAMILLO NAVARRA (238)

Lista Rifondazione Comunista (218)

Camillo Navarra, Francesca Abitabile, Maria Rosa Baldo, Antonina Cascio, Maria Lorena Corso, Yanira Pinilla, Mariano Caleca, Giuseppe Caroddo, Giacomo Cascio, Matteo Coppola, Mariano Di Nicola, Eneas Ghioldi, Pietro Ilardi, Giuseppe Margagliotti, Salvatore Morsellino, Camillo Navarra, Leonardo Stellino, Vincenzo Vivona.

Assessori designati: Cathy La Torre, Mariangela Galante, Yanira Pinilla.

Castellammare: Quelli di FLI obbligati alla sfiducia

Qui non si è maghi e quindi non si è in grado di prevedere se davvero finirà giorno 27 febbraio la corsa di Marzio Bresciani o se la mozione di sfiducia presentata da un pezzo della sua ex maggioranza, (oggi riunito sotto le insegne del partito di Fini) e dai due consiglieri del Partito Democratico sarà solo un ordinario incidente di percorso, nella sindacatura di Marzio Bresciani

Ciò che sembra di notare è che la fomazione di Fini abbia politicamente accelerato per avere modo anche essa di marcare in qualche modo il territorio nelle prossime tornate amministrative del 2012.

Provate ad immaginare, dopo il rinnovo dei consigli e dei sindaci a cui sono interessati alcuni comuni, non piccoli, della nostra provincia, quale sarà il quadro della rappresentanza politico-istituzionale.

Allo stato delle cose, in nessuno di tali comuni è immaginabile la candidatura vincente di un uomo di FLI, non a Marsala, non a Trapani, non ad Alcamo, non ad Erice, per citare i comuni più grossi e di maggiore rilevanza politica.

Dopo le elezioni amministrative 2012 il partito (ed il leader di partito, nella fattispecie Livio Marrocco) che uscirebbe maggiormente indebolito nell’ambito della coalizione costituita da  Terzo Polo – Autonomisti e Pd, rischierebbe di essere proprio FLI, con ovvie ripercussioni anche all’interno della stessa formazione finiana.

Puntare ad elezioni anticipate per Castellammare del Golfo, spendendosi nella candidatura a sindaco diventa quindi mossa non solo logica, ma direi obbligata per non compromettere la propria sopravvivenza politica.

Anche perchè oggi tale candidatura potrà, nell’ambito di contrattazioni al tavolo provinciale essere imposta ai numerosi, aspiranti frustrati a sindaco, nel 2013, non è detto ciò sarebbe più possibile.

Resta salva in ogni caso ogni altra ed ulteriore considerazione sui risultati non brillanti dell’esperienza Bresciani.

Sondaggio elettorale Ipr Marketing del 29 ottobre per La Repubblica

Sale al 10% il vantaggio del centrosinistra sul centrodestra nel sondaggio mensile di Ipr Marketing per Repubblica.it.
Il centrosinistra sta al 45,5% (a settembre era al 44%) e il centrodestra scende di altri due punti, dal 37,5% al 35,5%.

Resta fermo il Terzo Polo inchiodato da tempo al 13% e il Movimento 5 Stelle (3,5% come a settembre).
Federazione delle sinistre risale all’1,5% (era scesa allo 0,5%).

Recupera ancora il Pd dal 27% al 28% e l’Idv dal 6% al 7%.
Fermo al 7,5% Sel e piccoli movimenti per gli altri con i Verdi ancora in difficoltà.

Nel centrodestra continua la discesa della Lega Nord che era al 9,5% a giugno (ma, prima era arrivata anche oltre l’11%), al 9% a settembre e deve adesso accontentarsi del 7,7%.

Il suo elettorato vive negativamente la “dipendenza” dal Pdl e da Berlusconi.
Il Pdl è ora al 25,3% con un calo dell’1,2% rispetto a settembre e di oltre due punti sullo scorso giugno.

Sondaggio elettorale 29 ottobre 2011

Sondaggio elettorale 29 ottobre 2011

Periodo di effettuazione delle interviste: 29 Ottobre 2011
Interviste telefoniche con il sistema Cati
Per le intenzioni di voto Panel 1.000 cittadini residenti in Italia, disaggregati per sesso, età ed area di residenza
Istituto Fornitore: IPR Marketing – (www.iprmarketing.it)
Committente: La Repubblica.it

Sondaggio elettorale DEMOS ottobre 2011 per La Repubblica

Chi sale e chi scende.

Salgono rispetto alle politiche 2008: Lega Nord (+0,5), FLI (+3,6) che non c’era alle precedenti elezioni, Udc (+1,9), Idv (+3,8), Sel (+3,7), Movimento 5 Stelle (+4,3) non c’era alle precedenti elezioni.

Perdono consenso rispetto alle politiche 2008: Pdl (-11,3), Pd (-5,1), Altri partiti minori (-1,4).

Grande crisi di leadership da parte delle dirigenze dei due maggiori partiti di entrambi gli schieramenti che determina la frammentazione nell’ambito delle coalizioni possibili.
La nascita di un terzo polo centrista colpisce in particolare la coalizione di centro-destra.
La possibile coalizione di entro-sinistra basata su Pd-Idv e Sel è maggioritaria nel paese con il 44,0 % a fronte del 35,3 % di pdl e Lega.

Secondo il sondaggio in una ipotetica corsa a tre la coalizione di Centro-sinistra otterrebbe il 43,8 % contro il 36,6 % del centro-destra ed il 18,9 del terzo polo (Udc + FLI ed altri).

Sondaggio realizzato da Demos & Pi.
Il sondaggio è stato condotto nei giorni 18 ottobre – 20 ottobre 2011 da Demetra (metodo CATI).
Il campione nazionale intervistato è tratto dall’elenco degli abbonati di telefonia fissa (N=1.038, rifiuti/sostituzioni: 4.253), ed è rappresentativo per i caratteri socio-demografici e la distribuzione territoriale della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni (margine di errore 3.0%). Le stime sulle intenzioni di voto sono state realizzate tenendo sotto controllo la distribuzione territoriale, i caratteri socio-demografici e i precedenti comportamenti elettorali dei rispondenti.

Sondaggi Politico-Elettorali SWG e Demopolis agosto 2011 – Grande è la sfiducia sotto il cielo

Sondaggio pubblicato il 4/8/2011. Autore: SWG srl

Committente/ Acquirente: Osservatorio Politico SWG; in pubblicazione sul quotidiano LA STAMPA in data 06/08/2011

Criteri seguiti per la formazione del campione: Campione probabilistico stratificato proporzionale e ripetuto (panel ruotato) rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne per genere, età, titolo di studio, condizione professionale, area geografica, ampiezza del comune di residenza

Metodo di raccolta delle informazioni: sondaggio realizzato con tecnica mista computer assisted tramite interviste telefoniche CATI e online CAWI

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento: 900 interviste; Universo di riferimento:popolazione italiana maggiorenne (50.112.703 secondo fonte Istat 2010);

Data in cui è stato realizzato il sondaggio: Tra il 26/07/2011 ed il 29/07/2011

QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : Fiducie a confronto

.

QUESITO n.2

Domanda : Intenzioni di voto ai partiti.

QUESITO n.3

Domanda : Andamento temporale delle Intenzioni di voto.


Sondaggio Demopolis sulle intenzioni di voto

Indagine Istituto DEMOPOLIS per l’Espresso: Barometro Politico di agosto sul peso dei partiti in Italia

Pubblicato il 3/8/2011. Autore: Istituto Demopolis

Committente/ Acquirente: l’Espresso

Criteri seguiti per la formazione del campione: Campione casuale rappresentativo dell’universo di riferimento, stratificato per classi di età, sesso, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area di residenza

Metodo di raccolta delle informazioni: Metodologia CATI-CAWI

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento: 1.012 intervistati. Universo di riferimento: cittadini italiani maggiorenni

Data in cui è stato realizzato il sondaggio: Tra il 22/07/2011 ed il 25/07/2011

QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : Se si votasse oggi per le elezioni politiche, a quale partito darebbe la sua preferenza?.

Risposta: Grafico allegato – Non sa: 25%

Solo un quarto degli italiani ritiene che l’operato del Governo Berlusconi negli 12 mesi sia stato in linea con le reali esigenze del Paese. L’insoddisfazione dei cittadini per l’attività dell’Esecutivo pesa sul PDL (26%) che risulterebbe oggi fortemente penalizzato dall’astensionismo in caso di elezioni anticipate. L’indagine Demopolis sulle intenzioni di voto degli italiani fotografa un vantaggio del Centro Sinistra alla Camera. Se ci recasse oggi alle urne, il PD sarebbe, con il 28%, il primo partito del Paese. La Lega, per la prima volta dalle Europee, è sotto il 10%. Il Terzo Polo, con il 12,5%, possibile ago della bilancia al Senato. Il Movimento 5 Stelle di Grillo sfiora la soglia del 4%. La fotografia del voto, scattata dall’Istituto Demopolis per l’Espresso agli inizi di un mese di agosto che si preannuncia politicamente caldissimo nei palazzi romani, appare destinata a modificarsi nelle prossime settimane, sulla base della probabile evoluzione degli scenari politici nazionali. Se ci recasse oggi alle urne per le Politiche – secondo il Barometro Politico sulle intenzioni di voto degli italiani, realizzato per il settimanale l’Espresso dall’Istituto Demopolis – il Centro Sinistra, se unito, conquisterebbe la maggioranza dei seggi alla Camera, attestandosi intorno al 44% e superando il CD (39%) di circa 5 punti. L’attuale sistema elettorale non permetterebbe però al Centro Sinistra di ottenere la maggioranza a Palazzo Madama. Il Terzo Polo, con il 12,5%, nonostante un certo indebolimento registrato nelle ultime settimane, potrebbe esercitare, quale ago della bilancia al Senato, un ruolo determinante per la futura governabilità. “Resta molto consistente, intorno al 26%, il partito dell’astensione – sostiene il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – ma soprattutto il numero degli incerti, di quanti – di Centro Destra o Di Centro Sinistra – appaiono oggi indecisi sulla scelta da compiere nell’ipotesi di un ritorno anticipato alle urne. I due terzi dei cittadini intervistati – conclude Pietro Vento – appaiono anche molto preoccupati per gli effetti della manovra finanziaria del Governo e per il prolungarsi della crisi economica ed occupazionale nel nostro Paese: un dato che da molti anni non si rilevava così elevato”. La fotografia del voto, scattata da Demopolis per l’Espresso agli inizi di un mese di agosto che, a partire dal caso Tremonti, si preannuncia politicamente caldissimo nei palazzi romani, appare destinata a modificarsi nelle prossime settimane, sulla base dell’evoluzione degli scenari nazionali. Approfondimenti e metodologia completa su: http://www.demopolis.it Il Barometro Politico dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis è diretto e coordinato da Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano, Marco Tabacchi e Maria Sabrina Titone.

Castellammare del Golfo consiglio comunale il 4 e l’otto agosto

Il Consiglio Comunale di Castellammare del Golfo è stato convocato nei giorni 04 e 08 Agosto dell’anno 2011, alle ore 19,00, presso i locali del Palazzo Municipale, Aula Consiliare, in seduta pubblica ordinaria.

ORDINE DEL GIORNO

Scelta e nomina scrutatori;
Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;
Comunicazioni del Presidente;
Interrogazione del Consigliere Colomba Piero ( Gruppo FLI), prot.n°0022636 del 29/06/2011 avente ad oggetto: “Automezzi Comunali “.
Interrogazione del Consigliere Bonventre Vito (Gruppo UDC) prot.n°0024772 del 14/07/2011 avente ad oggetto: “Completamento assetto Giunta, nomina assessori mancanti”.
Interpellanza del Consigliere Mercadante Antonio ( Gruppo FLI), prot.n° 0025827 del 25/07/2011 avente ad oggetto: “Incarico Capo di Gabinetto all’Enologo Carlo Navarra”.
Interpellanza del Consigliere Mercadante Antonio ( Gruppo FLI), prot.n° 0025828 del 25/07/2011 avente ad oggetto: “Incarichi legali”.
Mozione di censura nei confronti dell’Assessore alle finanze dott. Giuseppe Fausto del PDL per aver dichiarato il falso pubblicamente, prot. n°25794 del 25/07/2011;
Riconoscimento debito Fuori Bilancio di euro 5.225,50 a favore dell’Avv. Donatella Anselmo.
Riconoscimento debito Fuori Bilancio di euro1.002,68 a favore dell’Avv. Gerbino Giuseppe.
Discussione e valutazioni politiche sul ricorso al T.A.R. avverso le delibere di C.C. n°56/11 e n°58/11, relative all’elezione del collegio dei Revisori dei Conti;
Relazione del Sindaco sull’attività amministrativa relativa all’anno 2010;
Approvazione Statuto del costituendo distretto turistico telematico ” Borghi Marinari”.
Proposta modifica dell’art. 3 del regolamento relativo al rilascio delle autorizzazione alla sosta nella zona blu località, spiaggia plaja.
Approvazione proposta schema regolamento di polizia urbana.

Salemi: uccelli senza zucchero per Giammarinaro

“Infiltrazioni mafiose al Comune di Salemi” – Maxisequestro al politico sponsor di Sgarbi
Il tribunale di Trapani ha messo i sigilli all’impero economico di Giuseppe Giammarinaro, ex deputato regionale ed ex sorvegliato speciale, che aveva sostenuto la candidatura del critico d’arte.
I giudici: “Ha condizionato l’attività amministrativa”. La polizia e la finanza accusano Giammarinaro di aver gestito attraverso prestanome una rete di società che ha intascato milioni di euro di contributi dalla sanità pubblica.
Applicata per la prima volta la norma sul “sequestro anticipato” prevista dal nuovo pacchetto sicurezza

di SALVO PALAZZOLO per La Repubblica

Nell’ottobre 2009, il fotografo Oliviero Toscani l’aveva detto senza mezzi termini ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo: “Mi sono dimesso dall’incarico di assessore della giunta di Vittorio Sgarbi, a Salemi, perché mi sono reso conto che il contesto territoriale, che mi permetto di definire mafioso, non mi consentiva di operare in maniera libera e autonoma nell’amministrazione comunale”. Toscani mise a verbale un nome, quello di Giuseppe Giammarinaro, ex deputato regionale democristiano ed ex sorvegliato speciale, da sempre uno dei potenti della politica trapanese: “Partecipa alle riunioni della giunta – rivelò l’assessore dimissionario – Giammarinaro assume anche decisioni, senza averne alcun titolo”.
Adesso, le indagini della divisione anticrimine della questura di Trapani e dei finanzieri del nucleo di polizia tributaria dicono che Giammarinaro avrebbe continuato ad esercitare il suo potere politico non solo sul Comune di Salemi, ma soprattutto sulla sanità trapanese. Per questa ragione, il tribunale Misure di prevenzione di Trapani ha emesso un provvedimento di sequestro anticipato di beni nei confronti dell’esponente politico, così come proponeva il questore Carmine Esposito.

I sigilli sono scattati per un patrimonio da 35 milioni di euro: è costituito innanzitutto da undici società che gestiscono centri di analisi, di emodialisi e di fisiotetapia, poi anche case famiglie e centri per anziani. Secondo la magistratura, un impero economico costruito attraverso una rete di prestanome. Il provvedimento del tribunale riguarda anche conti correnti, appartamenti, terreni e auto di lusso.

Nel 2000, l’esponente politico era stato assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, ma adesso il tribunale di Trapani ritiene che le nuove indagini, coordinate da Giuseppe Linares (l’ex capo della squadra mobile oggi a capo della divisione anticrimine), abbiamo messo in evidenza “nuovi indizi” di relazioni di Giammarinaro con Cosa nostra. Il collegio presieduto da Alessandra Camassa parla nel provvedimento di “metodo mafioso” che l’ex fedelissimo di Totò Cuffaro avrebbe usato nei suoi rapporti con gli amministratori del Comune di Salemi.

La scorsa estate, il sindaco Vittorio Sgarbi aveva litigato pubblicamente con Giammarinaro. La rottura era avvenuta sulla destinazione di alcuni fondi. Intanto, continuavano ad arrivare pesanti minacce di morte al primo cittadino di Salemi. Prima, una testa di maiale recapitata al comando di polizia municipale; poi, una carcassa di cane lasciata nei pressi dell’ufficio di gabinetto. Le indagini della Procura antimafia di Palermo non sono mai riuscite a individuare gli autori delle intimidazioni, ma nel provvedimento di archiviazione il pm Carlo Marzella ha scritto: “E’ emerso un intenso e costante condizionamento dell’attività amministrativa del Comune di Salemi da parte di Giammarinaro”.

Emblematico, un episodio, scoperto grazie alle intercettazioni disposte dalla Procura. Il 16 ottobre 2009, l’assessore Caterina Bivona chiamò il sindaco Sgarbi per informarlo che la prefettura di Trapani sollecitava l’assegnazione di un terreno confiscato al boss Salvatore Miceli. Sul tavolo del primo cittadino c’erano le richieste di “Slow food” e dell’associazione “Libera”. Ma Giammarinaro voleva che il bene andasse all’Aias: l’assessore lo disse chiaramente a Sgarbi.

In un’altra intercettazione, il vice sindaco Antonella Favuzza confida a un amico che il bilancio del Comune di Salemi è stato fatto a casa di Giammarinaro, dove l’assessore Bivona e il consigliere Lorenzo Bascone avrebbero portato i documenti dell’amministrazione per modificare alcuni capitoli di spesa.

Fra qualche giorno, il tribunale sarà chiamato a confermare il sequestro e a decidere su un’altra richiesta del questore di Trapani, che sollecita l’obbligo di soggiorno per Giammarinaro, fino al 2015.

Castellammare del Golfo ha ora i suoi tre moschettieri

Con la nomina oggi di Gaspare Canzoneri, dirigente medico dell’ASP Trapani ad assessore della Provincia regionale di Trapani, sono ora ben tre i castellammresi nella giunta del presidente Girolamo Turano.
Canzoneri si aggiunge infatti alla pattuglia costituita dagli altri due medici Calogero Minore e Antonino Mistretta.

I tre moschettieri castellammaresi

I tre moschettieri castellammaresi

Allora Turano sarebbe Richelieu ?

Ma dai !

 

PS – I tre moschettieri (Les trois mousquetaires) è un romanzo d’appendice scritto dal francese Alexandre Dumas (padre) nel 1844 e pubblicato originariamente a puntate sul giornale Le Siècle. È uno dei romanzi più famosi e tradotti della letteratura francese e ha dato inizio ad una trilogia, che comprende Vent’anni dopo (1845) e Il visconte di Bragelonne (1850).
I tre moschettieri del titolo sono Athos, Porthos e Aramis.

da Wikipedia

Per la serie “amici e guardati”: Mannino lamenta le fughe di notizie sui rapporti “pericolosi” di Mimmo Turano

Ricordate questo articolo sulle relazioni pericolose del presidente della Provincia di Trapani, l’alcamese Mimmo Turano ?

Bene ora, un suo “amico”, (o ex amico ?), scoperto tardivamente l’articolo è corso in sua difesa … ma si tratta di difesa ?

Giudicate voi a partire da questo ottimo articolo di Rino Giacalone su “La Sicilia” di ieri:

L’on. Mannino lamenta le fughe di notizie sui rapporti «pericolosi» dell’on. Turano

Interrogazione double face

“Sono bastate poche righe per suscitare un certo imbarazzo.
Protagonisti sono due ex fedelissimi alleati dell’Udc siciliana, il presidente Mimmo Turano e l’ex ministro Calogero Mannino.
La sostanza della notizia è questa: c’è una interrogazione ai ministri Maroni e Alfano, Interno e Giustizia, presentata dall’on. Mannino a proposito del rapporto della Dia sulle frequentazioni «pericolose» del presidente Turano, rapporto che fa parte del procedimento che ha portato al maxi sequestro delle aziende dell’alcamese Vito Nicastri, il «re» dell’eolico, e che è finito pubblicato a settembre scorso su «L’Unità».

Bisogna fare un passo indietro, e ricordare che Mannino da uomo dell’Udc aveva una sorta di «sovrintendenza» delle vicende politiche trapanesi. Fu lui a spingere e ottenere la candidatura di Turano per il centrodestra. Le recenti vicende politiche nazionali hanno portato Mannino fuori dall’Udc, con Totò Cuffaro e Saverio Romano si sono fatti molto vicini al presidente Berlusconi, anche se Mannino, sembrava che del premier non fosse proprio innamorato.
Mimmo Turano però ha deciso di non seguire Mannino, rompendo uno storico idillio politico.

Qui entra in scena l’interrogazione parlamentare.

Qualcuno l’ha letta come un «messaggio» indiretto per Turano, e non a suo favore, un modo per Mannino per fare accendere i riflettori del Governo sul presidente Turano che non l’ha seguito fuori dall’Udc. E questo perchè la pubblicazione dell’articolo è di settembre, l’interrogazione di poche settimane addietro, più vicina in termini temporali ai divorzi dentro l’Udc che non alle cronache giornalistiche.

Letta bene l’interrogazione se la prende però solo con le fughe di notizie che hanno messo alla «berlina» Turano, addirittura l’on. Mannino arriva a sospettare che la pubblicazione del rapporto serva a «intimidire» Turano in vista di alcune scelte politiche che si appresta a fare.
Il presidente Turano ufficialmente non sembra volersene occupare, «non so di ispezioni, se ci sono ben vengano», ma chi ha fatto parlare Turano in questo modo l’ha come tratto in inganno; l’on. Mannino mica chiede «ispezioni» alla Provincia, le chiede nell’ambito giudiziario: «…l’articolo in questione afferma che il presidente Turano non è stato iscritto nel registro degli indagati, quali iniziative di carattere ispettivo i ministri competenti abbiano intenzione di intraprendere, con particolare riferimento alla fuga di notizie relative all’attività di indagine».

Insomma Mannino non guarda all’ambito politico, qualcun’altro, lo farebbe da dietro le quinte.

Sul rapporto della Dia Turano invece per tempo ha risposto: «Ho dato le mie spiegazioni in aula, ho rassegnato la mia estraneità, e la stessa opposizione si è detta soddisfatta».

Per la cronaca: il rapporto continua a far parte dei faldoni giudiziari, nessuno l’ha rimosso.”

Rino Giacalone

da La Sicilia del 30/12/2010