Castellammare del Golfo: sequestro di beni da 6 milioni di euro

La Guardia di Finanza di Palermo ha sequestrato a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, un elegante complesso turistico-alberghiero, attività commerciali e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Trapani su richiesta della Procura di Palermo. Interessato dal provvedimento di sequestro è un imprenditore di 64 anni, originario di Castellammare del Golfo, condannato nel 1998 per associazione di stampo mafioso e per danneggiamento aggravato dal metodo mafioso e sottoposto l’anno successivo alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno per 3 anni e sei mesi, oltre al sequestro di beni immobili e quote societarie.
Le indagini economico finanziarie concluse dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo hanno dimostrato come, in concomitanza del sequestro patrimoniale a suo tempo disposto nei riguardi dell’imprenditore, quest’ultimo abbia trasferito, solo formalmente, la titolarità di società ed aziende ai figli, all’epoca poco più che ventenni, che negli anni successivi hanno compiuto diverse operazioni d’investimento, fra cui la costruzione di un villaggio-residence.
La simulazione di tali trasferimenti, e quindi la riconducibilità all’imprenditore delle ulteriori operazioni aziendali realizzate negli anni dalle società formalmente intestate ai figli, è emersa sia per l’attiva e costante partecipazione del soggetto ad importanti atti di gestione delle aziende stesse, che ne hanno confermato il ruolo di effettivo proprietario, sia per le limitate capacità reddituali autonome dei figli al momento dell’acquisizione.
In aggiunta alla diretta riconducibilità del patrimonio all’imprenditore, le indagini delle Fiamme Gialle hanno fatto emergere la evidente sproporzione fra l’entità degli investimenti economico – finanziari effettuati ed i redditi ufficialmente percepiti, tale da far ritenere che il patrimonio posto sotto sequestro sia stato conseguito grazie al reimpiego di proventi illeciti.
Tra i beni colpiti dal provvedimento, oltre al “resort” composto da 13 mini appartamenti a schiera e piscina, figurano la relativa società di gestione, attività di bar e pasticceria in Castellammare del Golfo, nonché disponibilità finanziarie, tra le quali conti correnti e depositi a risparmio.

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L’elenco dei beni del sequestro Palmeri

Questo l’elenco dei beni finiti sotto sequestro. Si trovano tutti a Castellammare del Golfo.

Società Grotticelli di Nicola Palmeri con sede in via Pompei.

Hotel Residence Grotticelli in contrada Grotticelli-Buonriposo.

Società “New age” di Anna Maranzano con sede in via Firenze.

Società “Produzioni del golfo srl” con sede in via Firenze.

Bar-pasticceria “Le capannelle”, in contrada Gemmadoro.

Ditta individuale “Palmeri Leonardo”, con sede in via Pergola.

Ditta individuale “Palmeri Nicola”, con sede in via Pompei.

Libretti e depositi bancari per 5 mila euro.

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“E’ importante sentire la rassicurante presenza dello Stato”.
Il sindaco Marzio Bresciani interviene sul sequestro di beni, per sei milioni di euro, ad un imprenditore di Castellammare, condannato per mafia.

Plauso alla Magistratura ed alle Forze dell’Ordine del sindaco Marzio Bresciani che interviene sull’operazione con cui la Guardia di Finanza, dopo il provvedimento emesso dal Tribunale di Trapani, su richiesta della Procura di Palermo, ha sequestrato, per un valore di circa sei milioni di euro, un complesso alberghiero, attività commerciali e disponibilità finanziarie, di un imprenditore di Castellammare del Golfo, condannato nel 1998 per associazione di stampo mafioso. «E’ importante, per tutti noi castellammaresi, sentire la rassicurante presenza dello Stato sul nostro territorio -afferma il sindaco Marzio Bresciani-. Infliggere duri colpi alla mafia, con maxisequestri e smantellamenti di gruppi malavitosi, è essenziale per contrastare il radicamento dell’illegalità. Per questo, a nome dell’amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza, esprimo vivo apprezzamento e piena condivisione, per l’importante lavoro in difesa della legalità, che Magistratura e Forze dell’Ordine stanno svolgendo nel nostro paese».

IL PORTAVOCE DEL SINDACO
(Annalisa Ferrante)