Segnatevi le date: 15 e 16 giugno 2008.
Quello che è avvenuto a Castellammare del Golfo, non è stato il celebrarsi puro e semplice del rito democratico che porta di volta in volta e nelle diverse realtà al rinnovo, alla conferma o alla sostituzione parziale della classe dirigente.
Ciò che è avvenuto è l’equivalente di una rivoluzione.
Queste elezioni hanno segnato un cambio radicale della classe dirigente comunale, nuovo è il sindaco, nuova è la giunta, nuovo il consiglio comunale. Solo le rivoluzioni producono tutte insieme e contemporaneamente tali e tanti cambiamenti di classe dirigente.
Si può condividere o meno il segno di tale rivoluzione, si possono notare le contraddizioni che la rivoluzione porta con se, ma non se ne può negare l’esistenza, o continuare ad osservare la realtà come se poco o niente fosse accaduto.
Diceva Giulio a commento di un precedente post che dopo il commissariamento tutto sarà più difficile e niente sarà più come prima.
Personalmente condivido e confermo.