Oliviero Toscani ha detto basta !

“La creatività è l’opposto della sicilianità”. Mi sono ritrovato a Salemi affascinato dall’idea di un sogno che avrebbe potuto realizzarsi attraverso gli infiniti progetti che in poco più di un anno sono riuscito a concretizzare grazie all’amico Sindaco Vittorio Sgarbi, ai ragazzi del mio Assessorato del Progetto Terremoto e a tutti gli amici siciliani e non che hanno creduto in questo sogno.
Però, ultimamente, fra le mille difficoltà crescenti, ho cominciato a dubitare della possibilità di realizzare il “sogno Salemi”. C’è voluto Francesco Merlo e il suo articolo, carico di amore per la Sicilia, dal titolo: “La pietà non è uguale per tutti”, su La Repubblica del 4 ottobre, a farmi capire e decidere: se si ama veramente questa terra, non ci si deve sottomettere a questo sistema.
QUI, si opera in un sistema compromesso, fra rassegnazione e malcostume, dove tutto e il suo contrario trovano legittimazione. Un territorio con una natura straordinaria, dove però chi vuol fare, non riesce ad evitare d’infangarsi.
QUI, la soddisfazione che illumina di gioia ogni soggetto capace di creare, viene anticipata dal sorriso beffardo che più o meno suona così: facciamo questa tal cosa così otterremo contributi, finanziamenti e favori.
QUI, prima di dar vita a qualsiasi progetto si cercano finanziamenti pubblici.
QUI, solo e solamente così si concepiscono i progetti. Al vigile urbano a cui ho chiesto con insistenza il perché non si fermino o non si multino giovani e meno giovani che per le vie di Salemi sfrecciano senza casco, mi ha risposto che
QUI, non siamo a Milano, certe cose si devono fare piano piano.
QUI, manca completamente il senso di responsabilità e la consapevolezza che l’uso del casco oltre che essere una legge dello Stato, è concepito per la sicurezza e l’incolumità.
Non c’è regola che si possa dare perché QUI la regola è sottomessa al comodo di tutti. Questo è il costume, dove ogni forma di vita creativa come ogni pezzetto di vita attiva è perennemente mortificata dall’ignobile becera convenienza, dall’indifferenza e dall’assistenzialismo.
QUI, per creare qualsiasi progetto utile alla comunità, sei costretto a chiedere favori per poterlo realizzare.
QUI, devo chiedere per favore a chi sto facendo un favore.
QUI, ogni idea creativa deve prendere la forma dell’imbecillità burocratica; qualsiasi progetto intelligente, utile e valido viene sempre abortito. Come si fa a pensare al progetto Case a un Euro con questi presupposti! Salemi rimarrà terremotata per sempre. È così che i suoi cittadini la vogliono.
Nell’articolo di Merlo leggo forte l’amore per la sua terra, un grido di denuncia che parte da un cuore intelligente e sensibile. Io, non posso più stare al gioco che questa politica mi vorrebbe imporre, sto con Merlo e con chi ama veramente la Sicilia. Ecco perché non continuo il mio mandato di Assessore alla Creatività a Salemi. Peccato, QUI è un’occasione persa.
Io continuerò altrove.
Oliviero Toscani e i ragazzi dell’Assessorato alla Creatività, Progetto Terremoto Julia Borghini, anni 27 Simona Bua, anni 25 Giuliana Conte, anni 25 Giacomo Costa, anni 23 Antonio De Lorenzi, anni 23 Dario Drago, anni 24 Giuseppe Favale, anni 21 Vincenzo Luca Forte, anni 29 Davide Franzetti, anni 26 Emanuele Giattino, anni 25 Federico Mauro, anni 22
Oliviero non farti cadere le braccia !

Una lettera all’edizione Palermo de “La Repubblica” di oggi per annunciare le dimissioni da assessore a Salemi:

La creatività è l’opposto della sicilianità“. Mi sono ritrovato a Salemi affascinato dall’idea di un sogno che avrebbe potuto realizzarsi attraverso gli infiniti progetti che in poco più di un anno sono riuscito a concretizzare grazie all’amico Sindaco Vittorio Sgarbi, ai ragazzi del mio Assessorato del Progetto Terremoto e a tutti gli amici siciliani e non che hanno creduto in questo sogno.

Però, ultimamente, fra le mille difficoltà crescenti, ho cominciato a dubitare della possibilità di realizzare il “sogno Salemi”. C’è voluto Francesco Merlo e il suo articolo, carico di amore per la Sicilia, dal titolo: “La pietà non è uguale per tutti”, su La Repubblica del 4 ottobre, a farmi capire e decidere: se si ama veramente questa terra, non ci si deve sottomettere a questo sistema.

Qui, si opera in un sistema compromesso, fra rassegnazione e malcostume, dove tutto e il suo contrario trovano legittimazione. Un territorio con una natura straordinaria, dove però chi vuol fare, non riesce ad evitare d’infangarsi.

Qui, la soddisfazione che illumina di gioia ogni soggetto capace di creare, viene anticipata dal sorriso beffardo che più o meno suona così: facciamo questa tal cosa così otterremo contributi, finanziamenti e favori.

Qui, prima di dar vita a qualsiasi progetto si cercano finanziamenti pubblici.

Qui, solo e solamente così si concepiscono i progetti. Al vigile urbano a cui ho chiesto con insistenza il perché non si fermino o non si multino giovani e meno giovani che per le vie di Salemi sfrecciano senza casco, mi ha risposto che qui, non siamo a Milano, certe cose si devono fare piano piano.

Qui, manca completamente il senso di responsabilità e la consapevolezza che l’uso del casco oltre che essere una legge dello Stato, è concepito per la sicurezza e l’incolumità.

Non c’è regola che si possa dare perché qui la regola è sottomessa al comodo di tutti. Questo è il costume, dove ogni forma di vita creativa come ogni pezzetto di vita attiva è perennemente mortificata dall’ignobile becera convenienza, dall’indifferenza e dall’assistenzialismo.

Qui, per creare qualsiasi progetto utile alla comunità, sei costretto a chiedere favori per poterlo realizzare.

Qui, devo chiedere per favore a chi sto facendo un favore.

Qui, ogni idea creativa deve prendere la forma dell’imbecillità burocratica; qualsiasi progetto intelligente, utile e valido viene sempre abortito. Come si fa a pensare al progetto Case a un Euro con questi presupposti! Salemi rimarrà terremotata per sempre. È così che i suoi cittadini la vogliono.

Nell’articolo di Merlo leggo forte l’amore per la sua terra, un grido di denuncia che parte da un cuore intelligente e sensibile. Io, non posso più stare al gioco che questa politica mi vorrebbe imporre, sto con Merlo e con chi ama veramente la Sicilia. Ecco perché non continuo il mio mandato di Assessore alla Creatività a Salemi. Peccato, qui è un’occasione persa.

Io continuerò altrove.”

Oliviero Toscani e i ragazzi dell’Assessorato alla Creatività, Progetto Terremoto Julia Borghini, anni 27 Simona Bua, anni 25 Giuliana Conte, anni 25 Giacomo Costa, anni 23 Antonio De Lorenzi, anni 23 Dario Drago, anni 24 Giuseppe Favale, anni 21 Vincenzo Luca Forte, anni 29 Davide Franzetti, anni 26 Emanuele Giattino, anni 25 Federico Mauro, anni 22

Oliviero non farti cadere le braccia !

7 thoughts on “Oliviero Toscani ha detto basta !

  1. Ma la riflessione di Toscani ha avuto reazioni tra il tragico e il farsesco.
    Dapprima un suo collega, l’Assessore Tortorici, ha annunciato querela e ha detto: «Sto valutando l’ipotesi di citare l’ormai ex assessore Toscani per il grave danno di immagine che reca, con le sue sconclusionate dichiarazioni, alla Città di Salemi, alla Sicilia e al coraggioso lavoro di tutti quelli che si stanno impegnando per risollevare l’immagine di un territorio particolarmente difficile».

    Tipicamente da tragedia le dichiarazioni del vicesindaco Antonella Favuzza:
    « Vado via, mi dimetto, lascio. Le tue parole, il tuo amaro sfogo. Ho pianto per questa resa. E ti ho urlato che non sarebbe stata la mia, che io sì, sono siciliana, ma continuo, perché mi sento cittadina italiana, perché la rivoluzione culturale che hai avviato con Sgarbi, io la continuo. Io voglio fare questa guerra, sto in trincea. Anzi, vado all’attacco più che mai. Non mi fermo. Non sono Don Chisciotte. Amo il mio paese più di quanto pensassi.
    Voglio che l’esempio di Salemi, con tutte le difficoltà, sia un’onda per la Sicilia intera. Toscani, ti voglio bene»

    QUI, per dirla alla Toscani, a questo punto qulacuno dovrebbe chiamare la neuro…

  2. Toscani deve ricordare che il fine non giustifica i mezzi….. se si decide di invitare al proprio desco la corruzione e gli interpreti della sudicizia morale ( ossia i piccoli interpreti della politica locale) per emergere, non ci si può aspettare che la tovaglia rimanga pulita a fine pranzo.
    La società civile ( quel pò che ne è rimasta dopo il terremoto della tv popolare di cui l’illuminato Vittorio è emblema ed incarrnazione)nutre un sano rigetto per le intuizioni del sig. Macchiavelli.

  3. LO sfogo di Toscani è legittimo. Semmai mi sembrava strano che rimanesse, ha resistito tanto. Noi ormai siamo abituati a questo andazzo, ci adeguiamo obtorto collo, non si può vivere sempre “in trincea”, non si può andare perennemente allo scontro, bisogna pur vivere e portare il pane a casa e allora si cerca il compromesso. Questa è la Sicilia e noi siamo fatti così. Tanti se ne sono andati, ma noi che siamo rimasti sapevamo a cosa andavamo incontro. Quella dell’uso del casco è una situazione emblematica di come viene vissuta la legalità: un vigile di Trapani a cui ho fatto la stessa domanda di Toscani, mi ha risposto che non fermano i conducenti dei motorini senza il casco perchè non si fermerebbero all’alt, toccherebbe inseguirli con il rischio che cadendo si possano far male!!!! Dategli torto, lo fanno per il loro bene!

  4. Oliviero ti abbiamo seguito tutta l’estate 2009 nel tuo percorso di attività creative culturali che ci hanno parecchio interessato e affascinato, perchè sei riescito a trasmettere la “meraviglia” sensazione che solo i bambini provano e di cui gli adulti oggi ne sono orfani (Benedivino – Contemplazioni- Visioni etc) . Ti volevo solamente ringraziare per questo e sperare su un tuo ripensamento perchè, contrariamente a quello che pensi, in Sicilia c’è, per fortuna, un largo numero di cittadini che ama la legalità , che abberra il soppruso e la prepotenza conducendo quotidianamente una battaglia, spesso solitaria, per far valere lo stato di diritto e che, probabilmente, non hai avuto modo di conoscere. Noi saremo sempre qui a lottare perchè siamo siciliani e amiamo la nostra terra e non siamo disposti ad abbandonarla per questo. Spero che Merlo che da siciliano sostiene di amarla faccia altrettanto. Le energie positive esistono basta trovare il giusto canale per manifestarsi. Tu saresti potuto essere “il giusto canale”. Cordialmente Deby

  5. Da quando siete arrivati a Salemi si parla molto della nostra citta tutti mi chiedevano di questa iniziativa case a un euro. A volte non avendo risposte facevo l’indifferentte. Poi col passare del tempo capii che poteva essere una altrnativa per la nostra citta :es turismo edilizia attrattive e rinnovamento del paese, ecc. ecc. Tutto cio non puo avvenire solo per i carpricci di determinate personaggi

    grazie Nino

  6. Non accadrà mai niente di buono in Sicilia. Provo pena per tutto ciò che vi risiede.

    I siciliani, per la grande maggioranza, mi dispiace dirlo, sono solo una cosa:

    stupidi.

    Tenetevi ‘sto posto di merda pieno di gente di merda.

  7. Salemi: ma allora Oliviero Toscani aveva ragione ! « Diarioelettorale Weblog

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